FORMAZIONE NUOVI TERAPISTI 2023 IN ITALIANO
Online: Training course for new therapists in audio-psycho-phonology 2023 in english
ONLINE: UPDATING SEMINAR FOR THERAPISTS IN AUDIO-PSYCHO-PHONOLOGY IN 2023 IN ENGLISH
CHI SIAMO
Concetto Campo si è laureato in psicologia presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi sulle differenze percettive dei ruoli sociali, conseguendo in seguito l’abilitazione all’esercizio della professione di psicologo.
Ha collaborato come psicologo volontario con i Servizi Psichiatrici del Centro Storico di Venezia .
Dopo aver maturato diverse esperienze nel settore delle tecniche psicocorporee ha iniziato ad interessarsi ai lavori del professor Alfred Tomatis. Si è quindi specializzato in audio-psico-fonologia (metodo Tomatis), presso il Centre Tomatis de Formation sotto la supervisione dello stesso professore Tomatis e con lui ha effettuato il percorso personale di sedute con l’Orecchio Elettronico.
Ha collaborato successivamente con lui a Parigi nel suo centro, e dopo aver maturato una solida esperienza al suo fianco ha aperto un centro d’applicazione del metodo a Verona e successivamente un altro a Roma.
Nella seconda metà degli anni ’90 ha introdotto il metodo Tomatis in Svezia, contribuendo alla sua diffusione nel paese attraverso conferenze e seminari presso diverse istituzioni pubbliche e private tra cui l’ospedale di Huddinge, filiale del Karolinska Institute di Stoccolma. Ha lavorato col metodo nelle città di Stoccolma e Båstad durante tre anni.
Nel 1997 è stato autorizzato da Alfred Tomatis a insegnare l’audiopsicofonologia e organizza e dirige in Italia i corsi di formazione al metodo.
Ha collaborato con l'Università di Ferrara per la formazione di operatori educativi specializzati.
Collabora con vari centri europei per la formazione di nuovi terapisti del metodo.
E’ stato docente nel progetto di formazione di 200 terapisti in audiopsicofonologia voluto dal governo polacco e organizzato nel 2007 dal centro Tomatis di Varsavia.
E’ stato docente all’interno di un Corso Elettivo di Musicoterapia della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Verona.
E' docente di un seminario di psicoacustica secondo Tomatis all'interno del Corso di Specializzazione in Musicoterapia del Conservatorio di Musica "F. E. Dall'Abaco" di Verona.
Collabora con quotidiani e riviste tra cui Repubblica Salute, Repubblica Musica, Alto Adige, Gazzetta del Sud, Musica Domani, Lettere Meridiane, Calabria Letteraria, Riza Scienze, Riza Psicosomatica, Figli Felici.
E' molto importante sapere che in seguito al ritiro del dottor Tomatis dalla direzione del Centre Tomatis de Formation di Parigi nel 1996, e nel giro di pochi mesi, la maggior parte dei centri italiani, francesi e del resto d'Europa decise di non avere più relazioni con il Centre, rimanendo però in contatto stretto e continuo con Alfred Tomatis. In Francia molti centri chiusero definitivamente. Ciò a causa dell'orientamento preso dalla nuova direzione dell'istituto che non era più nella continuità del suo lavoro e che Tomatis stesso non sosteneva. Da allora numerosi paesi si sono riorganizzati in scuole e associazioni per permettere la continuità dell'opera e del corpus di conoscenze.
Concetto Campo ha scritto:
L’orecchio e i suoni fonti di energia – Il Metodo Tomatis, volume monografico Riza Scienze, Milano, Dicembre 1993;
Un mese fa la scomparsa del celebre scienziato, articolo Gazzetta del Sud, 25 gennaio 2002
L'uomo che inventò l'orecchio, articolo La Repubblica - Musica, 31 gennaio 2002
La geografia acustica di Tomatis, capitolo in Quaderni ISMEZ: Ricerche e Studi, ISMEZ Editore, 2002;
Introduzione al Metodo Tomatis, testo per un Master sull’Educazione all’Ascolto per operatori educativi dei disabili visivi e/o con pluridisabilità associate, Università di Ferrara, Ferrara, 2002;
Alla scoperta della geografia acustica, articolo Gazzetta del Sud, 3 dicembre 2002
Prefazione al libro: Siamo tutti nati poliglotti di Alfred Tomatis, Edizioni Ibis, 2003 - Edizioni Xenia, 2017
Come si sviluppa l'ascolto umano, articolo rivista Musica Domani 127, giugno 2003
Siamo tutti poliglotti, articolo Gazzetta del Sud, 24 gennaio 2004
Se la musica di Mozart migliora l'apprendimento, articolo La Repubblica - Salute, maggio 2004
Prefazione al libro: Nove mesi in paradiso di Alfred Tomatis, Edizioni Ibis, Como-Pavia, 2007
Il Metodo Tomatis. La tecnica e gli esercizi per migliorare l'attenzione e facilitare comunicazione e apprendimento, numero monografico Riza Scienze, Milano, Novembre 2007
Prefazione al libro: La notte uterina di Alfred Tomatis, Red Edizioni, Como, 2009
Prefazione al libro: Vertigini di Alfred Tomatis, Edizioni Ibis, Como-Pavia 2009
I suoni che danno energia – Il metodo Tomatis, numero monografico Riza Scienze, Milano, Giugno 2011
Prefazione al libro: Le difficoltà scolastiche di Alfred Tomatis, Edizioni Ibis, Como-Pavia, 2011
Il metodo Tomatis per cantanti, in La voce del cantante. A cura di Franco Fussi. Vol. III, Omega Edizioni, Torino 2012
Difficoltà scolastiche e disturbi uditivi, articolo rivista Riza - Figli Felici, aprile 2013
Prefazione al libro: Ascoltare l'universo di Alfred Tomatis, Edizioni Ibis, Como-Pavia, 2013
La geografia acustica di Alfred Tomatis, articolo rivista Lettere Meridiane, settembre, 2014
L'orecchio e le lingue straniere. L'approccio Tomatis all'integrazione delle lingue, in Crossraods. Languages in (E)motions. Atti del Convegno. Napoli "L'Orientale" University Press, 2014
La lingua modifica non solo la struttura mentale ma anche quella fisica, in PerSona. Voce e Identità. Atti del Convegno. Università degli Studi di Padova Editrice, Padova, 2016
Prefazione al libro: L'orecchio e la vita di Alfred Tomatis, Edizioni Xenia, Como-Pavia, 2016
Orecchio, linguaggio e postura, in Approccio multidisciplinare alla posturologia, a cura di Pietro Bressan e Enrico Mantovani, Edizioni Martina, Bologna, 2019
Il metodo audiopsicofonologico di Alfred Tomatis, in Il grande libro di medicina e psicologia energetico vibrazionale, a cura di Alfonso Guizzardi, Edizioni Sì, Villalago (AQ), 2019
Il metodo Tomatis. Il ruolo centrale dell'orecchio nella vita, Edizioni Xenia, Como-Pavia, 2020
Alfred Tomatis. L'orecchio e la vita, articolo rivista Calabria Letteraria, N.266 - gennaio/marzo 2020
Attualmente svolge attività professionale con il metodo a Verona, Roma e Dimaro (TN) con adulti, adolescenti e bambini.
Svolge attività seminariale e interventi presso università, scuole, aziende ospedaliere, conservatori di musica, associazioni culturali, enti musicali e aziende pubbliche e private.
Lavora, tramite incontri e conferenze, alla divulgazione del metodo e del pensiero di Alfred Tomatis in Italia e all’estero e alla formazione di nuovi terapisti in Italia e in Europa.
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APPLICAZIONI E SERVIZI
Lo studio applica il metodo Tomatis secondo gli standard voluti dal professor Alfred Tomatis.
IL METODO E' UTILIZZATO PER AIUTARE BAMBINI, ADOLESCENTI E ADULTI CON VARI TIPI DI PROBLEMATICHE:
Dislessia
Deficit di attenzione e concentrazione (ADD e iperattività)
Coordinazione e sviluppo psicomotorio
Difficoltà nell’interazione sociale e insicurezza
Difficoltà di lettura ed espressione orale
Ritardo nello sviluppo del linguaggio
Autismo
Disturbo pervasivo dello sviluppo
Sindrome di Down
Sordità psicologica
IL METODO TOMATIS E' UTILIZZATO ANCHE DA PERSONE CHE DESIDERANO AFFINARE LE LORO ABILITA' O COME AIUTO PER ESPLICITARE UN POTENZIALE INESPRESSO.
ESSO E' APPLICATO CON SUCCESSO PER:
Sviluppo della voce e del controllo corporeo in professionisti della voce quali cantanti, attori, avvocati, speakers radiofonici e televisivi, doppiatori.
Integrazione audiovocale nell’apprendimento di lingue straniere (memoria uditiva, pronuncia e facilitazione della fluidità verbale).
Miglioramento dell’ascolto personale, della comunicazione e dell’apprendimento strategico (lavorare meglio in gruppo, migliore coscienza personale e sociale, migliorare i propri modelli di interazione sociale).
Affinamento audiomotorio per musicisti che desiderano migliorare le loro capacità di utilizzo del corpo nel controllo dello strumento (training cocleo-vestibolare)
Sviluppo delle abilità motorie di alto livello (atleti, pattinatori, tennisti, ginnasti, sciatori, etc.)
Rilassamento e attenuazione dello stress.
Percorso di crescita personale attraverso l’ascolto.
Ridinamizzazione della persona anziana.
Accompagnamento musicale in gravidanza e preparazione al parto.
Corsi sull'utilizzo ottimale della voce parlata e cantata e del suono strumentale (AAVAS)
PER SCUOLE, CONSERVATORI, MINISTERI, AZIENDE, ENTI PUBBLICI E PRIVATI
Corsi di aggiornamento per insegnanti
Corsi di affinamento audiovocale per insegnanti.
Attività di educazione all’ascolto per il miglioramento della comunicazione all’interno del luogo di lavoro
Atelier d’ascolto per allievi all’interno di istituti scolastici
Atelier di ascolto finalizzato all’integrazione di una lingua straniera
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Il test di ascolto
Questo test è nato quando dirigevo il laboratorio di fisiologia acustica degli Arsenali dell’Aeronautica a Châtillon-Sous-Bagneux e a Saclay. Effettuavamo esami audiometrici sistematici su uomini e donne che lavoravano presso i reattori o in ambienti sonori di alto livello: officine di fonderia, di rivettaggio, di filettatura, di fresatura, ecc. Seguivamo questi soggetti sottoposti ai rumori per scoprire gli effetti provocati da intensità sonore elevate. Scoprii numerose corrispondenze tra le curve uditive e certi dati comportamentali, come la fatica. Poi, col passare del tempo, scoprii delle connessioni tra l’andamento della curva e l’andamento posturale generale. Rilevai ugualmente una sorprendente identità di patologia tra i soggetti che presentavano una stessa curva uditiva. Mille e un fatto attiravano così la mia attenzione, senza parlare poi delle controreazioni vocali legate alle alterazioni uditive.
Queste riflessioni mi occuparono tra il 1944 e il 1953. Parallelamente mi prendevo cura di una clientela otorinolaringologica e divenivo specialista in foniatria. Mi parve dunque necessario mettere in rapporto le curve audiometriche con un insieme di disturbi riguardanti la sfera relazionale o emozionale. Confrontai le curve audiometriche con i fenomeni vocali, con le attitudini posturali, con le modificazioni comportamentali, con i cambiamenti di tono e con le astenie latenti di cui si lamentavano i miei pazienti.
Tutti questi indizi raccolti nel corso del tempo sostenevano la mia attenzione, si cristallizzavano progressivamente e anticipavano così la strutturazione di un test d’ascolto. Un giorno, il fenomeno divenne per me evidente. Perché non ci avevo pensato prima? Eravamo nel 1955/56. Da quel momento, il test d’ascolto ha dato prova della sua validità e affidabilità. È divenuto una prova classica.
Test proiettivo, il test d’ascolto rivela le reazioni psicologiche sottostanti e le tensioni che le provocano. Analizzando le risposte vestibolo-cocleari agli impulsi acustici, esso permette di spiegare le controreazioni posturali. Ma il test d’ascolto, visualizzando le risposte date da un soggetto alle informazioni sonore, fornisce la chiave del suo comportamento generale in ben altri campi: comunicazione, linguaggio, socializzazione, ecc. E’ l’inserimento di un essere nel suo ambiente che ci apparve in questo modo.
Con le sue risposte sensitivo-sensorio-motrici il test d’ascolto taglia la postura in “piani metamerici”, cioè in strati successivi legati ai differenti stadi neurologici. I gravi sono attribuiti alla parte inferiore, gli acuti beneficiano della parte alta del corpo. Ciascuna fetta (o metamero) con le sue risposte neurologiche, sensoriali, motrici e sovente neurovegetative, corrisponde a un organo situato nello spazio afferente al metamero stesso.
Ho così potuto enumerare le altezze tonali corrispondenti ai differenti parametri e, per conseguenza, descrivere con precisione uno spettro tonotipico corrispondente agli organi. Il test d’ascolto procura ben altre informazioni. Sappiamo quale organo (o più esattamente quale parte di corpo) è in difficoltà. Possiamo, con un basso rischio d’errore, prevedere la possibilità per un organo di entrare in un circuito di somatizzazione. Così, su un orecchio il cui funzionamento è rivelato dal test d’ascolto, prendono ordine i differenti strati somatici.
Insomma, il comportamento corporeo in tutte le sue forme è rivelato dal funzionamento di un solo organo: l’orecchio. Altra cosa interessante: con il test d’ascolto, la diagnosi è rapida, a volte predittiva. L’orecchio ha un’azione diretta sugli altri organi. Modificando le sue capacità di percezione si trasforma lo stato del corpo. Per tutte queste ragioni, siamo giunti progressivamente ad attribuire sempre più funzioni e virtù all’apparato uditivo.
Certamente, molti sono ancora urtati da questo modo di vedere le cose. Può essere per il fatto che non ci hanno riflettuto o perché, per mancanza di tempo, non hanno la possibilità di dedicarvi qualche pensiero. I processi messi in causa non mancano di complessità, è vero. Ma sono ricchi di risposte e così vicini all’esistente che non c’è nessuno sforzo da fare per seguire il nostro ragionamento. Così, coloro che hanno deciso di impegnarsi nella comprensione di tali processi non hanno che da lasciarsi trasportare nella successione di domande-risposte che tracciano un percorso medico del tutto naturale. È anche vero che la malattia acquista un significato diverso se la si studia a scopo terapeutico oppure pedagogico, e quest’ultimo è il nostro caso.
La medicina si orienta sempre più verso il “tratto-sintomo a valore semantico”. Sarebbe il caso di soffermarsi su questa nozione così particolare ma in tal modo si appesantirebbe troppo l’argomento che abbiamo deciso di sviluppare riguardante il Ménière. Ogni cosa ha un senso. I sintomi costituiscono una risposta che ha un significato. Il sintomo si inscrive nel corpo e lo fa così profondamente che finisce per essere rintracciato da questo apparecchio rivelatore senza equivalenti che è l’orecchio.
Facciamo un esempio. Un picco acuto a 1000 Hz sulle due curve di risposta tonale (ossea e aerea) rivela una sofferenza del plesso solare. Pensiamo a un’ulcera gastrica localizzata sulla piccola curvatura, accompagnata da uno slittamento in senso antero-posteriore della sesta vertebra dorsale. Queste informazioni non devono essere interpretate unicamente come un sintomo localizzato, specifico della zona precisata, ma anche come rivelatori di una sofferenza dell’essere umano originatasi dal fisico, dal morale e dal comportamento, che si manifesta particolarmente nella voce. Questa è aggressiva, tesa, sovente nasale.
Il 1000 Hz ha degli effetti in situ ma in effetti è tutto il corpo che reagisce alla sofferenza. Questa frequenza rivela, a livello del sistema nervoso e neurovegetativo, un’attitudine comportamentale e relazionale molto specifica. Posture di blocco dolorose, introversione con emergenze di aggressività non intenzionali e incontenibili: in breve, abbiamo il classico quadro di un soggetto teso portatore di un’ulcera gastrica.
Sarà la stessa cosa se verrà interessata un’altra zona metamerica, ad esempio la quarta: l’asma sarà sovente la risultante risonanziale della messa in causa di questa localizzazione. Diverse conseguenze possono essere indotte da altre configurazioni del test d’ascolto, che escono da un quadro semplice, quali l’epilessia. Sembra che il Ménière, cui dedichiamo quest’opera, origini dai medesimi processi.
Il Ménière è, per noi, una risposta comportamentale dello psichismo che cerca di risolvere un conflitto. L’inizio avviene al di fuori della sfera cosciente. Non si decide volontariamente di fare un Ménière piuttosto che un’epilessia, ma sembra che esista più specificatamente, e senza che si sappia distinguerlo per ora, un terreno più favorevole allo sviluppo di una certa malattia piuttosto che di un’altra. Pertanto non è possibile parlare di predisposizione.
Il test d’ascolto ci fornisce d'altronde qui un aiuto molto prezioso. Offre il diagramma della comunicazione. Come è possibile ciò? Semplicemente perché l’orecchio è l’organo più importante delle relazioni verbalizzate. Se un soggetto decide di non ascoltare più, ha diversi mezzi a disposizione:
- la sordità pura e semplice. Ma è un processo lungo, sovente fastidioso, dunque poco utilizzato in caso di urgenza.
- L’oscuramento di zone elettive dell’udito: voce della madre, del padre o di altri spettri vocali. L’orecchio è in grado di provocare dei blocchi dell’analisi frequenziale sopprimendo la ricezione delle frequenze acute, gravi, ecc. Ma il prezzo da pagare è elevato e comporta una rottura totale o parziale della comunicazione. Questa interruzione può avvenire in modi diversi. L’orecchio sopprime certe frequenze dell’udito e provoca delle chiusure. Non analizza più il suono, non procede più all’analisi frequenziale. Risultato? In certe zone, la selettività uditiva a questa o a quella voce è soppressa, riducendo considerevolmente tutte le informazioni che utilizzano quello stesso canale. Il messaggio disporrà solo di uno stretto passaggio e arriverà al suo scopo solo attraverso un’incredibile deformazione, fonte di errori, di controsensi e fattore di angoscia.
A prezzo di uno sforzo e di una fatica considerevoli, si può talvolta produrre un’adesione ai suoni, ma il piacere di ascoltare non esiste più. Pochi possono mantenere una tale attenzione che d'altronde non supererà mai più di dieci-quindici minuti in un’ora. In questo caso, è evidente che il ricordo dei messaggi è ridotto e ugualmente lo è l’attenzione.
L’orecchio, quest’antenna per eccellenza, quest’obiettivo puntato sull’ambiente circostante, è dunque in grado di spalancare il suo diaframma o di chiuderlo, di inserire i filtri che gli aggradano, di eludere la sua presenza o, al contrario, di aumentare le sue capacità in una zona particolarmente ben mirata.
• lettura musicale veloce
• difficoltà di comprensione
• difficoltà di comprensione
Test d'ascolto
Il test d'ascolto elaborato da Tomatis permette di evidenziare la presenza e la natura di possibili distorsioni dell'ascolto, che spesso non rappresentano vere e proprie patologie uditive ma rientrare all'interno dell'aspetto funzionale.
Il test misura:
la nitidezza dei suoni percepiti attraverso un esame chiamato selettività
la capacità dell'orecchio di localizzare corettamente i suoni nello spazio
, distorsioni uditive, ipersensibilità uditive, problemi di lateralità uditiva, difficoltà a distinguere un suono dall'altro.
Tutte queste distorsioni dell'ascolto influiscono sulla capacità di apprendimento e di comunicazione in generale:
• difficoltà di comprensione
• difficoltà di riproduzione verbale (linguaggio)
• difficoltà nella decodifica (lettura)
• difficoltà nella restituzione scritta (scrittura)
• difficoltà di concentrazione e di memorizzazione
• difficoltà di comunicazione
Queste distorsioni percettive influiscono anche sulla capacità di apprendimento musicale, sia vocale che strumentale e sull'apprendimento di una lingua straniera, toccando vari aspetti:
• intonazione vocale e strumentale
• senso del ritmo
• timbro e qualità del suono
• sicurezza in pubblico e conseguente rendimento in scena
• lettura musicale veloce
• comprensione, accento e pronuncia di una lingua straniera
Inoltre una percezione distorta della realtà acustica può favorire ansia e stanchezza a causa della difficoltà di decifrazione istantanea delle informazioni verbali e sonore:
• fraintendimento del tono della voce dell'altro
• distorsione nella percezione delle intenzioni dell'altro
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Articoli scientifici, testi di conferenze, lezioni e altro
ITALIANO
SUONO E STRUTTURA DEL CORPO, Intervista per la rivista Son. N. 43, luglio-agosto 1973
LA VOCE UMANA. UNO STRUMENTO MERAVIGLIOSO, Intervista per la rivista Son. N. 71, maggio 1976
LA MUSICA E I SUOI EFFETTI NEURO-PSICO-FISIOLOGICI, XIII Congresso ISME, London, Canada, 1978
APPRENDERE UNA LINGUA STRANIERA CON UN NUOVO ORECCHIO, Conferenza per la Northeast Conference, Washington D.C, U.S.A. aprile 1986
L'INTEGRAZIONE DELLE LINGUE VIVE, Milano, 1990
EQUILIBRIO E YOGA. RUOLO DELL'ORECCHIO INTERNO, Revue Française de Yoga 1991, Edizione Italiana 1996
FRANCAIS
L'OREILLE MUSICALE; Journal Français d'Oto-Rhino-Laryngologie, Numéro 2, Février 1953
RECHERCHES SUR LA PATHOGENIE DU BEGAIEMENT, Journal Français d'Oto-Rhino-Laryngologie, Numéro 4, Avril 1954
LA SURDITÉ À LA DEFA, Le Médecin d’Usine, n° 8, pp. 401 à 404, septembre-octobre 1955
ACADEMIE NATIONALE DE MEDICINE, MODIFICATIONS PHONATOIRES D'ORIGINE AUDITIVE, Séance du 4 juin 1957
LE LANGAGE: EXAMEN CLINIQUE - PATHOLOGIE - TRAITEMENT, Société de Médecine de Paris, Revue d'Enseignement Post-Universitaire, 1970
L'INTEGRATION DES LANGUES VIVANTES, L. A. Tomatis, Éditions Soditap, 1970
L'OREILLE CONSIDEREE COMME CAPTEUR, Ecole Supérieur d'Electronique de l'Ouest, Angers, 1974
LA REEDUCATION DE LA VOIX, Vie Medicale, 20 - mai 1974/4
APPLICAZIONE DEL METODO TOMATIS NELL'INTEGRAZIONE DELLA LINGUA INGLESE IN UN LICEO FRANCOFONO; Athenée Royale pour garçon & jeunes filles, Comines, Belgique, Septembre 1977
SON ET ARCHITECTURE, Rivista Son, dicembre 1977
LA MUSIQUE ET SES EFFETS NEURO-PSYCHO-PHYSIOLOGIQUES, XIII Congrès ISME, London, Canada, 1978
L'OREILLE ET LE CHANT, Conference donnée au Conservatoire de Musique de Berne, Aout 1980
APPRENDRE UNE LANGUE ETRANGERE AVEC UNE NOUVELLE OREILLE, Conférence préparée pour la Northeast Conference, WASHINGTON D.C, U.S.A. AVRIL 1986
LE BASSIN: CAISSE DE RESONNANCE, Plycop, 1988: annexe 8
PREPARATION DES FEMMES ENCEINTES, Paris, Novembre 1991
ENGLISH
THE ASSIMILATION OF MODERN LANGUAGES
ELECTRONIC EAR AND SPORT, Madrid 1974
A RORSCHACH STUDY OF RIGHT-HANDED SUBJECTS AND LEFT-EAR LISTENERS WITH MIXED LATERAL PREFERENCES, Potchefstroom University, Institute for Psychotherapy and Counseling, M.A. Clinical Psychology, 1975
THE EFFECT OF THE TOMATIS PROGRAM ON ANXIETY, Potchefstroom University, Institute for Psychotherapy and Counseling, Master's Dissertation, 1975
THE USE OF THE TOMATIS PROGRAM IN THREE NEUROTIC-DEPRESSIVE CLIENTS, Potchefstroom University, Institute for Psychotherapy and Counseling, M. Sc. Clinical Psychology, 1979
ETUDE DES RESULTATS DES TESTS EFFECTUES AVANT ET APRÈS L 'APPLICATION D'UN PR0GRAMME T0MATIS, Timothy M . Gilmor , PH. D., Toronto, Canada, Mars 1982
THE TOMATIS PROGRAM AND THE PROFOUNDLY MENTALLY RETARDED CHILD, Potchefstroom University, Institute for Psychotherapy and Counseling, Master's Dissertation, 1983
POTCHEFSTROOM UNIVERSITY: A REVIEW, S.-Afr.Tydskr.Sielk. 1988.18 (4)
THE EFFECT OF AUDIO-PSYCHO-PHONOLOGY ON STUTTERING, Potchefstroom University, Institute for Psychotherapy and Counseling,
A COMPARATIVE OUTCOME STUDY ON ANXIOUS PRIMARY SCHOOL PUPILS, S.-Afr.Tydskr.Sielk. 1988,18 (4)
THE EFFICACY OF THE TOMATIS METHOD FOR CHILDREN WITH LEARNING AND COMMUNICATION DISORDERS: A META-ANALYSIS, International Journal of Listening, Vol. 13, 1999, 12-23
THE TOMATIS METHOD WITH SEVERAL AUTISTIC BOYS, South African Journal of Psychology, 2001, 31 (1)
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