FORMAZIONE 2024

Training course for new therapists in audio-psycho-phonology 2024

 UPDATING SEMINAR FOR THERAPISTS IN AUDIO-PSYCHO-PHONOLOGY IN 2024

 

 

MOTRICITA', DANZA E SPORT

 

Riorganizzando la programmazione vestibolare grazie alle strette connessioni tra coclea e vestibolo, il metodo Tomatis si rivela molto utile in situazioni di vera e propria patologia motoria e posturale e in ambiti dove è richiesto un controllo motorio preciso come lo sport agonistico di alto livello, la danza e altre attività artistiche

 

La reciproca influenza che esiste tra la coclea (analisi dei suoni) e il vestibolo (gestione del movimento) permette al metodo Tomatis di rieducare funzionalità motorie e finezze nella coordinazione dei segmenti corporei altrimenti difficili da raggiungere attraverso attività dirette esclusivamente sulla muscolatura.

Le due funzioni dell'orecchio, cocleare e vestibolare, pilastri della capacità d'ascolto, sono mutualmente interagenti. Da una parte un buon ascolto richiede una postura adeguata per favorire la percezione attraverso la via ossea e per poter produrre un'efficace emissione fonatoria. Dall'altra, la postura è influenzata dalla qualità e dal tipo di suoni che arrivano all'orecchio interno, i quali programmano il vestibolo al fine di avere la migliore percezione possibile di essi per via ossea attraverso, appunto, una postura adeguata a ciò. Migliore è l'ascolto migliore sarà la postura e viceversa, in un gioco di reciproche influenze. Migliorando la capacità percettiva dell'orecchio attraverso la stimolazione con l'Orecchio Elettronico è facile vedere le persone raddrizzare la loro postura.

È importante far notare che l'orecchio è e rimane un organo di movimento, anche nella sua azione di percettore e traduttore dei suoni. Se ci soffermiamo e riflettiamo su come esso funziona per farci percepire il mondo acustico circostante notiamo come anche la coclea in realtà è a modo suo un analizzatore di movimenti. Mentre il vestibolo analizza e gestisce i movimenti di tutti i muscoli del corpo attraverso i continui feedback con questi ultimi e il cervello, la coclea trasforma i movimenti vibratori dell'aria alle varie frequenze in segnali elettrico-nervosi che i centri cerebrali deputati alla loro elaborazione trasformeranno in suono ed energia corticale.

 

Ritardo motorio

Il metodo viene utilizzato con successo nei bambini con ritardo motorio. I primi anni sono sicuramenti i più importanti per intervenire, qualunque sia l'origine del ritardo. La rieducazione cocleo-vestibolare con l'Orecchio Elettronico favorirà un migliore utilizzo del recettore vestibolare permettendo un migliore rapporto con lo spazio e la gravità, aiutando e rinforzando gli effetti delle terapie mediche e fisioterapiche. Il migliorato funzionamento vestibolare favorisce una più efficace elaborazione delle informazioni provenienti dai recettori di gravità. Grazie a ciò il bambino in rieducazione motoria riuscirà finalmente a compiere lo sforzo per contrastare la forza di gravità che lo tira verso il basso.

Capita che genitori di bambini in difficoltà scolastica che seguono le sedute con il metodo Tomatis notino in essi dei miglioramenti a livello motorio e ce lo comunichino con frasi come: "Strano, è riuscito ad imparare ad andare in bicicletta dopo tanti anni che provava e ci aveva rinunciato" oppure "Va molto più disinvolto sullo skateboard" come anche "Il maestro di sci ha notato che è più coordinato e veloce in discesa".

Il miglioramento della funzionalità dell'orecchio non comporta soltanto un affinamento della capacità percettiva ma anche di tutto ciò che dall'orecchio è controllato. Sappiamo bene, perché li vediamo, che i bambini con un buon ascolto hanno quasi sempre una buona motricità e una postura adeguata.

Il metodo, affiancato a tecniche psicomotorie o fisioterapiche per il recupero del movimento può dare risultati a volte sorprendenti, oltre ad integrare egregiamente il lavoro fisico effettuato dal terapista.

 

Immagine corporea e sport

Entriamo qui in un aspetto molto importante della tecnica e delle scoperte di Alfred Tomatis. Esso è il concetto di immagine del corpo, per il quale l'orecchio e il suono assumono un ruolo di primaria importanza.

Come dice bene Tomatis in molti suoi scritti, l'immagine corporea è la conseguenza del linguaggio. Le pressioni e gli eccitamenti in cui il corpo è immerso il corpo sono di tipo acustico. Ogni essere è immerso in una struttura sonora che lo scolpisce. Il suono, il silenzio, le sue modulazioni ed il rumore che ne interrompe la trama non si indirizzano solamente all'orecchio, ma toccano tutto il corpo. L'orecchio, certamente, ne è divenuto il captatore principale, ma si tratta solo di una differenziazione progressiva, derivata da una zona di pelle che all'origine non si distingueva dalla superficie cutanea.

L'aria non smette di muoversi, di essere animata da movimenti di rotazione ed il nostro corpo nella sua totalità ne subisce le conseguenze. Il fatto di vivere nel suono, e più precisamente in quello che possiamo emettere, "il linguaggio", imprime sempre tutta una serie di piccole impulsioni, di tocchi, su tutta la nostra immagine corporale, su tutto il nostro sistema nervoso periferico. In funzione del modo di parlare, del timbro della nostra voce, noi andiamo a toccare più o meno intensamente alcune parti del nostro corpo. È evidente che la l'eloquio scolpisce alcune superfici privilegiate: il viso, la faccia anteriore del torace e del ventre, le palme delle mani, la faccia dorsale della mano destra fra pollice e indice, la parte interna delle membra inferiori soprattutto a livello del ginocchio, la pianta dei piedi.

Alla domanda, postagli dal giornalista Alain Gerber della rivista francese Son, se esiste un modo di rendersi conto dell'immagine corporea di una persona Tomatis risponde:

"Non è certamente perché voi avete un'immagine del corpo dell'altro che siete colpito da come si comporta, da come si tiene in piedi, etc.? Ora come questa persona si mostra, la sua posizione, sono in dipendenza diretta dell'immagine che egli si è fatta di sé. Con un poco di esperienza voi potete affermare che una persona che vedete per la prima volta è sorda o balbuziente o schizofrenica. Per ciascuno di questi soggetti esistono un certo modo di camminare e delle attitudini posturali che rispondono in maniera precisa ad un'immagine del corpo molto particolare, imposta, in parte, dal deficit che li ha colpiti".

Quando il giornalista chiede a Tomatis se c'è un rapporto fra l'immagine e certe disposizioni somatiche o mentali egli risponde:

"Io direi che per l'uomo l'immagine del corpo è determinata dall'utilizzazione del suo campo neuronico, utilizzazione che varia per ciascun individuo, a seconda dei fattori accidentali (come la sordità o la psicosi), che li distinguono gli uni dagli altri. Noi siamo dei sistemi nervosi ricoperti da una guaina somatica. L'immagine si costruisce partendo da ciò che funziona per il meglio. Questo può essere la testa, ma anche i piedi. Nei calciatori è evidente, l'immagine del corpo privilegiata è quella degli arti inferiori, mentre per un intellettuale, che resta seduto nel suo studio tutto il giorno essa è diversa. Nei giocatori di bigliardo è ancora ad un altro livello che si sviluppano la maggior quantità di neuroni.

In una certa misura, l'immagine del corpo del calciatore integra il pallone come quella del giocatore di bigliardo integra la stecca.

Se si è è un grande musicista si deve avere integrato il proprio strumento. Il violino o il piano o qualsiasi altro strumento deve divenire il prolungamento diretto del corpo, come se esso stesso fosse equipaggiato dai neuroni di quello che lo suona. La persona che conduce la sua vettura ha un'immagine molto differente da quella che invece cammina, perché in una certa maniera questa immagine si estende fino agli pneumatici: «fa corpo con il suo veicolo» si dice spesso".

Molti sportivi di alto livello usano il metodo Tomatis per migliorare la loro performance. Sciatori, ciclisti, giocatori di tennis da tavolo ed altri professionisti del settore, spesso su suggerimento del loro allenatore, seguono un training con l'Orecchio Elettronico al fine di perfezionare i loro movimenti fini, la velocità e la prontezza di riflessi.

Al Congresso Internazionale di Audiopsicofonologia di Madrid del 1974 un importante membro del comitato direttivo della Federazione Francese di Tennis da Tavolo, Pierre Suire, relazionò sui sorprendenti risultati di un esperimento effettuato con dieci atleti di alto livello all'Institut National des Sports sotto la direzione del dottor Tomatis:

"L'effetto positivo sulla performance sportiva si manifesta ai vari livelli psicofisiologici toccati dalla rieducazione: migliore ricarica corticale che influisce sulla sicurezza psichica, sulla velocità di ideazione e sul recupero fisico;  migliore immagine corporea con conseguente maggiore destrezza su ambo i lati del corpo, La regolazione neurovegetativa ottenuta attraverso l'azione della tensione timpanica sul nervo vago contrasta l'ansia di atleti che compiono performance eccezionali fuori campionato e che confrontati ai loro avversari durante la competizione non riescono a ottenere nuovamente lo stesso risultato per il solo fatto che l'emotività prende il sopravvento facendo perdere tutte le loro qualità".

Nella stessa sperimentazione dell'Institut National des Sport era stato rilevato attraverso la misurazione elettrocardiografica un migliore recupero cardiaco dopo lo sforzo della competizione negli atleti che avevano seguito il training con l'Orecchio Elettronico.

 

 

 

Danza

Il metodo è applicato con ottimi risultati nella danza, per risolvere problemi di equilibrio, per migliorare la coordinazione motoria, il ritmo e favorire la naturalezza dei movimenti.

La grande coreografa e maestra di ballo francese di origine georgiana Ethery Pagava, integra le prove e le esercitazioni con un allenamento uditivo con il metodo Tomatis. In una intervista alla rivista Actio Humana edita dalla Croce Rossa Svizzera così riferisce: "L'allenamento Tomatis è molto benefico. Sviluppa l'acuità uditiva, non molto sviluppata in molti ballerini, riduce il tempo di reazione quasi fino alla simultaneità tra movimento e ritmo, sviluppa la memoria, aumenta la concentrazione e porta ad una interiorizzazione della danza. Gli esercizi in cuffia con l'Orecchio Elettronico offrono ai ballerini che, fino ad ora, non avevano altra ambizione che quella di impressionare lo spettatore, un incontro con il loro sé. Ne risulta una nuova qualità: la sensibilità, che prende il posto del semplice virtuosismo".

Molti pittori, anche famosi, come Hans Hartung, hanno visto migliorare il tratto e l'uso del colore sottoponendosi alle sedute con l'Orecchio Elettronico.

Interessante lo studio effettuato da Tomatis sulle correlazioni tra frequenze acustiche e frequenze di colore descritto nell'ultima opera libraria dello scienziato Ascoltare l'universo.

 

 Bibliografia

Alain Gerber, Le son modifie la structure du corps, in SON Magazine, n. 40, juillet-août 1973, p.1

Pierre Suire, Electronic ear and sport. Information given at the IV International Congress od Audio-psycho-phonology, Madrid, May 1974

Nous sommes tous un peu Raymond, in Actio Humana, janvier 1989

Alfred Tomatis, Ascoltare l'universo, Como-Pavia, Ibis 2013, pp. 131-136, (Ecouter l'Univers, 1996)

 

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